L’importanza dell’inchiesta spiegata agli alunni dell’ I.P.S.S.A.R. Borsellino e il giornalismo di Mario Francese
Il 5 aprile si è svolto nell’aula Magna dell’ I.P.S.S.A.R. Borsellino di Palermo, un incontro sulla memoria del giornalista Mario Francese e del magistrato Paolo Borsellino.
Giulio Francese, figlio del giornalista Mario Francese, ha raccontato ai giovani l’impegno, il coraggio e il senso del dovere che aveva il padre. “Mio padre e altri civili uccisi dalla mafia, non stavano conducendo una guerra, semplicemente portavano avanti in modo coerente il loro essere uomini coraggiosi”. Inoltre puntualizza: ” lo hanno ucciso per quello che aveva scritto, per quello che rappresentava – era l’unico, in quel tempo, in grado di leggere le manovre della mafia di Corleone”. Mario Francese fu il primo a scoprire gli intrecci di mafia e politica attorno alla costruzione della diga Garcia, e fu ucciso per questi motivi nel ’79. Anche il figlio Giuseppe ha seguito le orme del padre, dimostrando, anche grazie alle dichiarazioni del collaboratore di giustizia Mutolo, l’origine mafiosa di quell’omicidio per tanti anni dimenticato. Un alunno dell’ I.P.S.S.A.R. Borsellino,” intervenendo, ha chiesto: perché avete assegnato il premio alle Iene?”. E Giulio Francese: ” Va premiata la buona informazione a prescindere da chi la fa. Le Iene fanno informazione anche se non sono giornalisti. I giornalisti, invece, che hanno gli strumenti per fare inchieste, non le fanno”.
Dunque l’informazione rimane sempre un valore supremo a prescindere da chi la diffonde.
Rossella Portale, Vincenza Ferini, 3ªQ – articolo redatto nell’ambito dell’attività di Alternanza scuola/lavoro “Conoscere il quotidiano” – il giornalismo dalla teoria alla pratica. LICEO DANILO DOLCI, PALERMO.